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9 Corsi

Centro di ricerca di lingua araba SHAMS شمس
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Docente: Souhila Taibi

Centro di ricerca di lingua araba SHAMS شمس

                                                                                                                                                                                                                                                  


                                                                              CENTRO DI RICERCA DI LINGUA ARABA SHAMS   شمس


 Il centro si impegna a incentivare lo studio approfondito della lingua araba esaminandone le componenti fonologiche, strutturali e d’uso. 

SHAMS si adopera per diffondere la ricerca nel campo didattico dell’arabo moderno standard, sfruttando seminari, corsi e percorsi formativi di nuova concezione.  

Uno degli aspetti chiave del centro consiste nello sviluppo di video, realizzati dagli studenti coinvolti nel progetto, che mettono in luce varie peculiarità della lingua e della cultura araba.

Gli esiti dei progetti ricerca-azioni si concretizzano nella pubblicazione di un Corso di Arabo moderno standard, che adotta un approccio interattivo- comunicativo supportato dalla produzione di materiale video e pubblicazione di articoli.              

Fra le attività principali, il centro annovera l’organizzazione di seminari, conferenze, workshop nonché viaggi di studio e la pianificazione di attività formative a livello internazionale. Queste iniziative, arricchite dalla pubblicazione dei risultati delle ricerche svolte, sono tutte orientate verso l’adozione di metodologie didattiche innovative.

                                                                                          

          

                                                                                                 


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  • Centro di Ricerca di lingua cinese “YANZHONG” 言中 
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    I centri di ricerca

    Centro di Ricerca di lingua cinese “YANZHONG” 言中 



                                                                                                   


    Il Centro di Ricerca di lingua cinese “YANZHONG” 言中  si propone di sviluppare e divulgare la ricerca per una didattica innovativa della Lingua Cinese predisponendo percorsi formativi con metodologie sperimentali che includono intuito, esperienza e cultura interdisciplinare. Nasce con l’obiettivo di innovare l’insegnamento  della Lingua Cinese in maniera universale rispetto a quello utilizzato fino a oggi.

    YanZhong 言中, può essere inteso come “tra le parole” o “al centro delle parole” oppure “La parola è il fulcro” questo proprio perché il CdR mira a un apprendimento non più ostico della lingua ma divertente e inclusiva dove gli studenti stessi aumenteranno il livello di acquisizione della lingua sentendosi parte di un progetto.


    Come poter realizzare ciò? 

    Alcuni punti fondamentali del progetto sono:

    - Traduzione di testi scritti e analisi degli stessi presi da ricerche, materiale di attualità, stili di scritture a confronto dalle arti grafiche a quelle del mondo dello spettacolo, comparando e destrutturando i testi classici;

    - Tecniche di Interpretariato (Consecutiva e Simultanea) creando testi ad hoc sviluppandone i glossari stessi e confrontando gli stili con le altre lingue per un approccio plurilinguistico;

    - Glossari dei vari Linguaggi Settoriali utili a implementare un ventaglio nozionistico per semplificare l’impatto con la traduzione e l’interpretariato;

    - Interdisciplina atta a sovvertire lo standard dei dialoghi e degli argomenti che si ritrovano nella maggior parte dei volumi accademici, in cui arte, cinema, musica, poesia, politica, affari, danza, grafica, arti marziali e via dicendo creeranno una spirale di apprendimento esemplificato della lingua stessa.


    In merito a ciò, gli studenti utilizzeranno in parallelo alcune pubblicazioni di poesia del docente (vedi nota in calce) e parteciperanno a progetti di piccole pubblicazioni intercorso editoriali e sui social media e inoltre collaboreranno nel pubblicare nuovi ed efficaci testi universitari.

    Il risultato sarà il raggiungimento della formazione dello studente a 360 gradi e grazie a questa realtà della lingua, in cui al termine del suo percorso di studio sarà in grado di far propria la lingua cinese contestualizzandola nel vivere contemporaneo cosicché parole, usi e costumi forniscano il miglior approccio culturale per il loro futuro da traduttori, interpreti, mediatori, giornalisti o quant’altro desiderino diventare.

    Esperienza dei Ricercatori

    Uno degli aspetti chiave del centro è il team amalgamato dalla esperienza di mediatore tecnico per aziende, di educatore nelle scuole dell’obbligo e in corsi ad hoc nelle università tra Italia e Cina del Docente e da quella del Tutor, esperto traduttore e interprete in campo medico, nel settore turistico in veste da tour leader e in programmi televisivi del calibro di Guinness World Records.


    Pubblicazioni

    “L’interiorità nel tempo” F.S.Cundari Ed.Libroitaliano

    “Indarno Ronin” F.S.Cundari Ed.Libroitaliano

    “Sentire” AA.VV. Ed.Pagine


    Progetti in corso

    Vi sono in corso più progetti contemporanei di didattica dei quali ancora non sono stati definiti i “titoli” dei prossimi manuali.

    Docente: Francesco Sandro Cundari - Tutor: Niccoló Caiazzo


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  • Centro di ricerca
    I centri di ricerca
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    I centri di ricerca

    Centro di ricerca "Professioni della mediazione linguistica e AI"

    Il centro di ricerca interdisciplinare Literary Adaptation e Cultura Creativa Social Media e AI  ha come obiettivo lo studio interdisciplinare  di queste materie di insegnamento con utilizzo dell'Intelligenza Artificiale (IA), ossia della disciplina che si occupa delle metodologie alla base della costruzione di sistemi intelligenti. Il centro di ricerca , su iniziativa della prof A. Bisirri titolare dei corsi insieme agli studenti dei percorsi di studio in collaborazione con i Tutor e docenti impegnati da diversi anni nel settore dell'AI, ha visto immediatamente l'adesione di tutti i centri di ricerca della SSML San Domenico, potendo così contare su competenze diversificate in settori diversi che vanno dall'Informatica (area in cui nasce e si colloca storicamente l'IA), alle scienze della mediazione linguistica, all'economia, agli studi sociali, alla giurisprudenza, alle scienze umane, alle arti dell’audiovisivo e ai social media all’Interpretariato alla traduzione ,all’adattamento degli audiovisivi etc..

    L’impatto dell’AI non si limita soltanto alle cosiddette “scienze dure”, ma sta avanzando anche nelle scienze sociali e umanistiche, con i ricercatori che ogni giorno trovano nuovi modi per studiare la linguistica, la politica, la psicologia e altro ancora. Fatte le dovute premesse, vediamo allora i tre modi in cui l’intelligenza artificiale sta cambiando la ricerca scientifica.

    Large Language Model (LLM) o, più semplicemente, “modelli linguistici di grandi dimensioni”, rientrano in quell’ambito di studi dell’intelligenza artificiale focalizzato sullo sviluppo di sistemi in grado di generare testi scritti a partire da un preciso input linguistico. Testi declinati in traduzioni automatiche, in risposte a domande nell’assistenza ai clienti o alle query degli utenti nelle ricerche online, solo per citare le applicazioni più note. L’esempio ricorrente, quando si parla di LLM, è la chatbot ChatGPT di OpenAI, oggi giunto alla sua quarta versione.

    Cuore della ricerca, l’analisi delle relazioni tra i diversi elementi che compongono le informazioni linguistiche che vengono decodificate dai transformer models, ossia l’architettura di rete dei Large Language Model.

    Nella nostra ricerca in tema di Large Language Model e recupero di informazioni già immagazzinate hanno dimostrato che le domande poste nei testi in ingresso ( ad esempio“ che cosa è una SSML Scuola di mediazione linguistica?”)  non ha dato risultati soddisfacenti se non dopo aver aiutato a memorizzare cosa è non essendoci dati inseriti  per il recupero di fatti già in memoria:  infatti solo “dopo che un testo in input menziona un dato argomento, i transformer models costruiscono rappresentazioni delle relazioni tra le entità contenute nei dati pregressi su tale argomento». Ed è da questo processo   che la rete neurale dei LLM apprende a rispondere in modo pertinente alle domande poste.

    Tuttavia  il laboratorio di utilizzo  – lavoro dell’Artificial Intelligence Laboratory di Cultura Creativa e AI che risale a ottobre del 2023 – per meglio analizzare  il processo atto al recupero di informazioni specifiche già decodificate, mette in guardia dal non confondere tra i fatti che, molto semplicemente, provengono dal dataset impiegato per l’addestramento della rete neurale transformer(dove, ad esempio, una rappresentazione della parola “SSML ” codificava nella ricerca una risultanza che era SSML (Speech Synthesis Markup Language)

    Solo dopo i nostri inserimenti la AI riusciva a dare la giusta risposta ma sempre con diverse imprecisioni.Per questo motivo abbiamo intensificato gli studi con un insegnamento  il Prompt Engineering .

    I nostri percorsi di ricerca

    Prompt engeneering e IA

    Chat Gpt , Bard Gemini , BingChat ,  gpts per utilizzo  applicativi.

    Alcuni dei nostri lavori

    2001 Odissea nello Spazio - Literary Adaptation and Creative Culture

    Minority Report (ITA) - Literary Adaptation and Creative Culture

    https://youtu.be/IhUWKZk0PoY?si=ELT_z8igSjgYkqdf

    Minority Report (ENG) - Literary Adaptation and Creative Culture

    https://youtu.be/1LhSCE4ktAk?si=lRXyMGzhE7GESRka

    Riflessione sull'Intelligenza Artificiale - Puntata del Programma "Falò"

    https://youtu.be/HjNxiVEkkQw?si=D6ggE6ixKvNVsCGw

    SSML San Domenico - Intelligenza Artificiale e il confronto con HAL 9000

    https://youtu.be/SUuLZA7wpM8?si=Nla8bVyFU4vx-B-P

    SSML SAN DOMENICO - L' INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UNA BENEDIZIONE O UNA ROVINA?

    https://youtu.be/g5LFVlYBZ_M?si=69gSL6rqcfHwR5Y6

    Lombardi Giorgia X SSML SAN DOMENICO - AI: A BLESSING OR A DISGRACE?

    https://youtu.be/-lYfDsQmsHI?si=jHWxhLzdbDS490ch

    Intelligenza Artificiale - Literary Adaptation

    https://youtu.be/dXVHRzZTg4g?si=9-TwFuyTr264RvZG

    Rischi e opportunità dell'Intelligenza Artificiale - Literary Adaptation e Creative Culture

    https://youtu.be/Mf0hr0G2Gzo?si=G5LH-yTApmUVvCf5

    2001 Odissea nello Spazio - Literary Adaptation e AI

    https://youtu.be/iko0DdeH26c?si=9lU-PIV1BIuuamrt

    Intelligenza Artificiale - Literary Adaptation

    https://youtu.be/dXVHRzZTg4g?si=9lV88IcBe1WZ-VT8

     

     


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  • Centro di ricerca di lingua giapponese “YAMATO” 大和
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    Docente: Fabrizio Covelli

    Centro di ricerca di lingua giapponese “YAMATO” 大和

    Il centro si impegna a incentivare e a diffondere la ricerca nel campo didattico del giapponese, strutturando percorsi formativi con modalità innovative. 

    Uno degli aspetti chiave del centro è consistito nella stesura di tre volumi di grammatica intitolati “L’ora di giapponese”, realizzati a partire dal 2015 e perfezionati nel corso degli anni, grazie soprattutto al supporto degli studenti coinvolti nel progetto, che hanno messo in luce varie peculiarità della lingua giapponese e diverse lacune sul contenuto classico degli esercizi e delle spiegazioni, contribuendo a portare dei preziosissimi suggerimenti sull’impostazione della didattica: 

    il risultato finale è stata la creazione di un unico strumento di lavoro, che ingloba esercizi di morfologia e sintassi e, al contempo, traduzioni da e verso il giapponese e spiegazioni grammaticali in italiano; durante la stesura, si è studiato attentamente il comportamento degli studenti di fronte a ogni singolo argomento, pertanto, la progressione grammaticale e il contenuto degli esercizi sono stati impostati in modo da essere facilmente accessibili, tentando di semplificare le descrizioni teoriche, inserendo la traduzione in italiano degli esempi proposti e introducendo gradualmente parole ed espressioni di uso comune il più possibile spontanee e naturali. 

    I tre volumi prendono come punto di riferimento gli argomenti che la Japan Foundation sottopone agli studenti durante gli esami per l'ottenimento della certificazione internazionale in lingua giapponese, permettendo loro di avere, al termine del percorso di studi, una completa padronanza della lingua parlata e una conoscenza lessicale adeguata ad affrontare conversazioni di vita quotidiana, dalle più semplici alle più complesse: l’impianto generale del primo volume si sviluppa secondo un graduale apprendimento, a partire dal fatto che i due alfabeti non vengono proposti insieme, ma a distanza di quattro lezioni, mentre il complesso sistema ideografico viene introdotto solo dopo sette lezioni, dando così modo allo studente di memorizzare la scrittura in maniera tranquilla e non invasiva; gli ideogrammi, in particolare, vengono presentati di volta in volta all’inizio di alcuni paragrafi come parole nuove, seguendo un ordine basato principalmente sulla loro frequenza d’uso, ma anche sulla loro difficoltà grafica; anche alla sezione relativa ai numeri, per via della sua complessità, è dedicata una trattazione graduale, che parte da dopo la metà del primo volume e si dipana sino alla fine, riservando al secondo volume l’articolato sistema dei classificatori, ossia i tanti suffissi numerali che in giapponese vengono impiegati per esprimere le quantità di oggetti, persone o animali a seconda della loro forma o dimensione; le forme verbali e le costruzioni grammaticali più complesse appaiono solo nel terzo volume, dove si alternano il registro cortese e quello colloquiale, e dove vengono affrontate le forme onorifiche che i giapponesi utilizzano per mostrare rispetto nei confronti di un cliente o di un superiore sul posto di lavoro.

    L’approccio interattivo delle lezioni di giapponese è costantemente supportato dalla produzione di materiale audio e video e da traduzioni di varia natura, che spaziano dagli articoli di giornale alle guide turistiche, dalle fiabe ai brani musicali, dai notiziari della televisione giapponese agli spot pubblicitari. Queste iniziative, arricchite dalla pubblicazione dei risultati delle ricerche svolte, sono tutte orientate verso l’adozione di metodologie didattiche innovative.

     

                                                                                               

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  • Centro di ricerca sul melting pot di Torpignattara
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    I centri di ricerca

    Centro di ricerca sul melting pot di Torpignattara

    Il centro di ricerca, ente del terzo settore Superfunk studio, iscritto al RUNTS, è partner nella Indagine ed analisi delle interviste sul territorio di Torpignattara agli immigrati di prima e seconda generazione per focalizzare la percezione di integrazione che loro hanno ed hanno avuto dopo l'immigrazione. 

    Il progetto è chiaramente da condurre nelle lingue originali per le prime generazioni ed eventualmente in italiano per le seconde . 

    La piattaforma finale dei supporti di registrazione e di trascrizione, oltre che di analisi finale sarà riportatata sul sito in una apposita area all'interno della sezione dedicata alla ricerca. In tale modo sarà fruibile da chiunque anche esternamente al centro studi.

    Le operazioni saranno coordinate tra ricercatori e piattaforme di trasferimento fornendo i supporti di registrazione, di trasferimento ed i tecnici di assistenza nelle registrazioni sul campo. 

    I contatti sul territorio, al fine del reperimento del campione da analizzare,  saranno forniti alla SSML San Domenico , dall'ente del terzo settore Supefunk studio, radicato da anni sul territorio.  

    Sono attualmente impiegate le seguenti figure:

    1-ricercatori (docenti) in diverse lingue per la scrittura delle domande da porre

    2-mediatori linguisti nelle varie lingue

    3-analisti dei dati statistici - Superfunk Studio

    4-tecnici di registrazione e trasferimento dati (data manager) Superfunk Studio

    La durata del progetto è variabile nell'ottica di ricomprendere un numero significativo di dati ovvero non meno di qualche centinaio di interviste. Le domande in varie lingue devono essere coordinate in maniera che possano essere confrontabili. Ad esempio facendo una domanda che riguarda un modo di vivere di un determinato popolo, la stessa domanda sarà comprensibile in termini culturali  da un popolo proveniente  da latitudini differenti. 

    Il progetto è attualmente in corso ed a breve saranno resi disponibili i dati sia scorporati che analizzati. 

    La durata del progetto prevista è di anni due nella prima fase.


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  • Centro di ricerca sperimentale per Intelligenza Umana Integrata dell’Interprete I.U.I.I.
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    Docente: Vanessa Marino

    Centro di ricerca sperimentale per Intelligenza Umana Integrata dell’Interprete I.U.I.I.


                                                                                               




    Il centro di ricerca intende rispondere ad uno dei quesiti più dibattuti tra i professionisti del settore dell’interpretariato e della traduzione, ovvero: può l’avvento dell’I.A. e dei mezzi tecnologici soppiantare l’intelligenza umana e sostituirla del tutto?

    Durante il processo di ricerca si intende

    ·         effettuare un’analisi approfondita dei mezzi tecnologici disponibili al giorno d’oggi e metterne a confronto il rendimento con quello effettivo dell’essere umano;

    ·         comprendere i punti di forza e debolezza di ciascuna “intelligenza”;

    ·         comprendere quali sono gli ambiti e/o le lingue più o meno a rischio;

    ·         effettuare test al fine di sostenere o confutare eventuali teorie oggetto dell’analisi;

    ·         sperimentare, tramite dei test pratici, le diverse possibilità di connubio tra uomo e macchina nella professione dell’interprete;

    ·         sperimentare le diverse possibilità di integrare l’intelligenza umana con l’intelligenza artificiale ed elaborarne i risultati (Intelligenza Umana Integrata).

    Lo scopo è quello di trovare soluzioni applicabili direttamente all’ambito lavorativo reale dell’interprete (simultanea, consecutiva, trattativa), affinché questa figura professionale possa trarre tutti i vantaggi dell’I.A., integrandola così alla propria.

    Possono le potenzialità della tecnologia essere sfruttate per rendere l’interprete insostituibile, in quanto capace di non vedere la tecnologia come minaccia, bensì diventare esso stesso una “macchina pressoché perfetta” grazie al supporto che la tecnologia più offrire?

     


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  • L’arte di saper ascoltare, tradurre e parlare allo stesso tempo.  “Ma che ti passa per la testa?!”
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    Docente: Chiara Schirosi

    L’arte di saper ascoltare, tradurre e parlare allo stesso tempo. “Ma che ti passa per la testa?!”

    “Ma che ti passa per la testa?!”

    L’arte di saper ascoltare, tradurre e parlare allo stesso tempo.

    L'interpretazione simultanea è un processo linguistico alquanto complesso, permette infatti l'attivazione di capacità linguistiche e cognitive che vanno a toccare la sfera psicologica e quella neurologica. 

    Non si può studiare interpretazione senza almeno interrogarsi sulle complesse dinamiche psicologiche che sono alla base di essa, è naturale dunque chiedersi quali siano i processi interni al nostro cervello nell'elaborazione di due lingue diverse nello stesso momento.

    Nell'interpretazione simultanea il discorso dell'oratore viene ascoltato, analizzato, suddiviso in piccoli segmenti di significato e riformulato in un'altra lingua, il tutto in un processo continuo in cui queste fasi si susseguono sistematicamente e, a volte, si sovrappongono.

    L'interpretazione simultanea richiede dunque uno sforzo mentale per cui per ottenere una buona interpretazione sarebbe bene non superare i trenta minuti di traduzione. L'ascolto, la concettualizzazione e la produzione del messaggio finale si sovrappongono senza mai coincidere, infatti l'ascolto di un segmento di discorso può essere simultaneo alla traduzione del segmento precedente e tale sovrapposizione varia a seconda delle pause, delle esitazioni dell'oratore o dell'interprete e del ritardo nella riformulazione del messaggio finale.

    Dal momento che nel nostro cervello vi sono parti diverse, a cui è preposto un compito diverso, è interessante studiare e approfondire questo aspetto della neurolinguistica per capire cosa accade nel cervello di un interprete durante la traduzione in simultanea.

    L'enunciazione in lingua d'arrivo comporta l'attivazione di funzioni neurofisiologiche della produzione verbale, il meccanismo della sovrapposizione di ascolto ed enunciato vocale, il coinvolgimento di strutture cerebrali preposte alla traduzione. Uno studio approfondito sull'argomento è stato condotto all'inizio degli anni Settanta per poi essere bruscamente interrotto e ripreso a tratti.

    L'attivazione di ascolto/comunicazione e l'utilizzo allo stesso tempo di due lingue, richiede uno sforzo congiunto di parti diverse del nostro cervello. La capacità di tradurre e ricevere messaggi diversi contemporaneamente richiede inoltre la presenza di una sorta di memoria tampone (ovvero memoria a breve termine) che permette all'interprete di immagazzinare le informazioni in attesa di essere rielaborate. Un ulteriore sforzo mentale degli interpreti in simultanea è quello di poter controllare la propria produzione durante la produzione stessa, cioè verificare che ciò che si è detto è giusto e corrisponde a ciò che è stato detto mentre si traduce già il messaggio successivo.

    La neurolinguistica è un interessantissimo campo di indagine che trova terreno fertile nell'interpretazione simultanea, un campo molto interessante da conoscere e capire più a fondo per comprendere meglio i processi interni al cervello degli interpreti durante lo svolgimento di un lavoro tanto affascinante quanto impegnativo.


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  • Il Centro di Ricerca degli Studi Umanistici Comparati
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    Il Centro di Ricerca degli Studi Umanistici Comparati



    Il Centro di Ricerca degli Studi Umanistici Comparati ha lo di scopo di promuovere studi e iniziative nel campo delle scienze umane comparate, dei beni culturali e ambientali e di favorire attività finalizzate alla formazione e agli scambi culturali in campo internazionale.

    Il Centro prevede accordi con accademie, centri di studio pubblici o privati di ogni ordine e grado, con associazioni ecc.

    Tra le varie aree di interesse del centro, lo studio e la formazione nel campo delle lingue straniere occupano un posto di assoluto rilievo.

    Tra le varie attività oggetto delle iniziative organizzate, oltre alla ricerca pura e applicata, specifica e interdisciplinare, la didattica ha svolto un ruolo centrale. In particolare, la didattica delle lingue straniere nell’ambito dei linguaggi settoriali.

    La ricerca interdisciplinare svolta dal centro porterà negli anni all’organizzazione di iniziative culturali, quali convegni, seminari, pubblicazioni, volte all’approfondimento dei temi che sono stato oggetto della ricerca.

     

                                                                                                         

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  • Centro di ricerca - Relazioni Internazionali
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    Docente: Francesco Carlesi

    Centro di ricerca - Relazioni Internazionali


     Il centro ricerca è composto da professori, giovani analisti e studiosi nel campo delle relazioni internazionali, della geopolitica e delle scienze sociali. Si prefigge di promuovere ricerche e studi sui temi della politica internazionale partendo dall’analisi storica per arrivare allo studio profondo degli scenari del presente con uno sguardo alle evoluzioni future. Il fine è quello di incentivare l’approfondimento critico e gli incontri culturali trasversali, attraverso la collaborazione con istituti, enti accademici e di ricerca nazionali e internazionali.

    Gli studi e le pubblicazioni principali riguarderanno la diplomazia e le strategie di politica estera italiane, europee e globali, con un approccio che permetta di indagare le complessità, le “linee di continuità” storiche, i retaggi culturali delle diverse realtà internazionali. Per muoversi in un’attualità ricca di crisi e tensioni risulta sempre più necessario un approccio multidisciplinare, volto continuamente alla crescita, che non si fermi ai tratti “superficiali” o solamente economici della scena globale.     

    In questo quadro, il ruolo dei mediatori linguistici è fondamentale. Essi dovranno padroneggiare le dinamiche internazionali, le diverse strategie che si scontrano nell’arena globale e diventare i protagonisti capaci di creare “ponti” tra organizzazioni internazionali, Nazioni e persone sul piano culturale, diplomatico e sociale. Questa è la principale missione del centro ricerche.

     

    Staff

    Docente Gianluigi Rossi

    Docente Francesco Carlesi

    Studente Andrea Biddau

     


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